CORONAVIRUS: contromisure per aziende e professionisti

11/03/2020
Commercialista como contromisure coronavirus

L'Italia sta vivendo una delle peggiori tragedie degli ultimi anni. Non possiamo che esprimere la nostra vicinanza ideale a tutti i malati ed ai sanitari che ogni giorno sono sul campo a combattere il Coronavirus.

Quelli che stiamo vivendo ed ancor più quelli che verranno sono giorni difficili anche per le attività economiche, siano esse grandi società, che piccole imprese od attività professionali. Le vostre realtà, dalle più piccole alle più grandi, sono veri e propri organismi viventi e come tali anche loro hanno bisogno che vengano messe in atto delle adeguate e tempestive contromisure in questo periodo d'emergenza. Purtroppo non esistono formule magiche o ricette che vadano bene per tutti, dipende dalla struttura, dalle dimensioni, dai settori in cui ciascuna opera. Di certo non riflettere su quello che sta accadendo, sulle conseguenze e sulle contromisure da adottare non porterà alcun beneficio, anzi.

Ogni professionista, imprenditore ed amministratore di società deve porsi il problema di come affrontare le prossime settimane, i prossimi mesi: mettersi a tavolino approfittando del rallentamento operativo, per studiare e programmare. Necessita una valutazione dei rischi aziendali prevedendo delle possibili soluzioni in ogni ambito, per poi arrivare ad avere le idee ben chiare (e/o a redigere un'analisi dinamica aggiornata) almeno con riguardo ai seguenti punti: forza lavoro; settore produttivo ed approvvigionamenti, settore commerciale-vendite e finanza aziendale.

Per i Clienti dello studio è stata predisposta una completa e dettagliata circolare informativa disponibile nell'area riservata. Abbiamo però deciso di riportarne i contenuti completi anche qui, ad uso di altri operatori economici non clienti, che ne potranno trarre comunque beneficio, al fine di sostenerli, nel nostro piccolo, in questo momento di emergenza.

Sul lato produttivo:

  1. bisogna capire come sia possibile continuare l’attività prevedendo una riduzione importante dell’organico (40/50% della forza lavoro malata o comunque a casa), quali siano le figure ed i processi chiave da salvaguardare, come poter istruire nel breve tempo il personale al fine di renderlo almeno minimamente intercambiabile in quei ruoli importanti;
  2. si deve inoltre fare una panoramica delle merci a magazzino e dei propri canali di approvvigionamento, capendo se taluni fornitori si trovino in condizioni di non poter più fornire le merci/servizi di cui avete bisogno e valutare fornitori sostitutivi temporanei. Valutare la solidità della propria filiera è fondamentale;

Sul lato vendite:

  1. necessita analizzare bene il proprio prodotto e mercato (industria, servizi, terzisti, commercianti all’ingrosso o al dettaglio, e-commerce ecc.) e rapportarlo alle aree geografiche di riferimento;
  2. probabilmente bisognerà impedire le trasferte di agenti e dipendenti in aree a rischio ed istituire canali non convenzionali/consueti con cui arrivare ai vostri clienti con le vostre proposte;
  3. bisogna valutare la disponibilità dei trasporti nelle aree a rischio e l’eventuale chiusura delle aziende clienti in ottemperanza alle norme di legge;
  4. valutate, se non l’avete già fatto, forme alternative di vendita come il commercio online, che si potrebbe cogliere l’occasione per implementare o comunque potenziare;
  5. Valutare possibili campagne pubblicitarie e di marketing straordinarie;

Sul lato forza lavoro:

  1. Valutare forme di smart/remote working, quando applicabili;
  2. Contattate i Vostri consulenti del lavoro per valutare con loro la possibilità di accedere alla cassa integrazione per i dipendenti o agevolazioni similari, o comunque per valutare le forme meno onerose di fermo, ove ciò fosse necessario;

Sul lato finanza aziendale:

l’attenzione dovrà essere posta in particolar modo alla disponibilità di liquidità per sostenere l’attività ed allora le riflessioni potranno concentrarsi sui seguenti punti.

  1. Analizzate le esposizioni bancarie attuali, gli affidamenti  in  essere  e  le  rate  di  mutui  e finanziamenti  in  scadenza.  Valutate  l’opportunità di contattare le banche in modo trasparente per trovare soluzioni di allargamento dei fidi disponibili e/o negoziare una moratoria o comunque un periodo di elasticità nei rientri. Moratorie potrebbero anche coinvolgere i leasing in essere. In tutti i casi è necessario approcciarsi in modo serio ed aperto, avendo pronti da presentare piani formalizzati di ripartenza del business con evidenza delle capacità di restituzione di prestiti ed eventuali garanzie disponibili;

  2. Valutate  di  utilizzare  ancor  più  a  fondo  il  Vs. magazzino,  rimandando  gli  acquisti  di  materiali non   estremamente   necessari.   Una   politica di scorte   ampie   porta   ad   immobilizzare liquidità, mentre il loro utilizzo genera liquidità. Valutate anche eventuali azioni  di  liquidazione straordinaria  dello  stock  e/o  di  merci  fuori collezione  od  a  lentissimo rigiro;

  3. Valutate  le  esposizioni  con  i  clienti  e  negoziate con  loro  condizioni  per  Voi  più  favorevoli. Alcuni  settori  potrebbero  risentire  meno  della  crisi  e  comprendere  le  Vs.  richieste.

  4. Sempre a proposito di clienti procedete ad un accurato esame degli incassi scaduti e non avvenuti e battete a tappeto con azioni di sollecito;

  5. Analizzate le scadenze nei pagamenti dei fornitori ed eventualmente rinegoziate con loro tali termini;

  6. Valutate  accuratamente  se  dar  seguito,  proprio in  questo  periodo,  ad  investimenti  importanti o se non sia meglio spostarli più in là. Nel caso fosse necessario procedere con  investimenti,  valutate con  cura  le  relative  forme  di  finanziamento ipotizzando  anche  periodi  di  pre-ammortamento (cioè  periodi  iniziali  nei  quali  la  quota  capitale dei debiti non viene ripagata, ma solo gli interessi);

  7. Seppur   a   breve   dovrebbero   essere   disposte misure   agevolative   per   il   rinvio   di versamenti fiscali,  contributivi  ed  assicurativi,  valutate eventualmente  con  noi  le  conseguenze  di posticipare  i  pagamenti  di  imposte  e  tasse. Alle volte  anche  il  rinvio  per  brevi  periodi  dei pagamenti  fiscali  equivale  ad  una  forma  di finanziamento.  La  correzione  spontanea (ravvedimento  operoso)  potrebbe  non  avere eccessivi  costi,  soprattutto quando eseguita entro periodi brevi.

Altre note ed opportunità:

Tutti dovranno confrontarsi con possibili perdite su crediti. E' dunque necessario predisporre uno screening accurato dei crediti e ragionare anche sui ricavi prospettici di quando le attività potranno riprendere a pieno ritmo.

Gli imprenditori ed i professionisti dovranno anche coordinarsi con i loro commercialisti e consulenti per verificare tutte le possibilità concesse dallo Stato per procrastinare i versamenti fiscali e contributivi, per ottenere crediti d'imposta e per poter approfittare di ogni altro contributo, agevolazione fiscale e contributiva possibile, tra quelle che sicuramente il Governo metterà a punto per aiutare le categorie produttive.

Saranno poi sicuramente predisposte dalle banche, anche stimolate da provvedimenti sovranazionali (BCE, UE ecc.), nuove forme di finanziamento a tassi probabilmente molto agevolati ed altre provvidenze bancarie. E' pertanto necessario predisporre e mantenere un rapporto di costante aggiornamento con i propri istituti di credito.


Più che mai ci sentiamo al Vostro fianco e a Vostra disposizione. Contattateci con fiducia, sapremo assistervi ed affiancarvi nelle riflessioni e nella pianificazione delle azioni da intraprendere.



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